Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832. In essi ritroviamo i temi più cari all’autore: il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; la potenza delle illusioni e della gloria; la ricerca della felicità e il peso dell’infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore e noia. Un panorama in cui la ragione si distingue come unico strumento per sfuggire alla disperazione. Nella visione leopardiana, l’uomo si muove all’interno di una natura cieca, dalla quale non può ottenere nulla. Sprezzante verso l’idea di progresso, scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste dell’umanità come mere finzioni. In quasi tutti i personaggi, che si susseguono come in un arsenale delle apparizioni, si riflette il suo versatile e molteplice ingegno, la potenza creativa delle contraddizioni che animano il suo pensiero e danno corpo alla sua folgorante ironia. Si tratta di un testo che non si può definire teatrale in senso classico, ma che è stato pensato come una commedia, in una lingua e con una struttura così vive e moderne da far saltare i riferimenti drammaturgici del secolo in cui è stato scritto per approdare a una profonda consonanza con esperienze fondamentali del teatro del Novecento.
L’idea di Mario Martone di mettere in scena le Operette morali di Giacomo Leopardi, un testo fuori dal canone della letteratura teatrale, nasce dal serrato confronto con la cultura e con la storia d’Italia del XIX secolo che lo ha impegnato negli ultimi anni di lavoro in campo cinematografico. Lo spazio prescelto è quello raccolto della sala ottocentesca del Teatro Gobetti di Torino, dove, in una sorta di forma assembleare, prenderanno vita come in una visione magmatica e indefinita, gli dèi, gli spiriti e gli uomini che abitano la scena “arcana e stupenda”, ma anche irresistibilmente comica delle Operette morali, che saranno In scena, in prima nazionale a Torino dal 22 marzo al 10 aprile e, successivamente, dal 3 al 15 maggio al Teatro Argentina di Roma.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita a Torino per l’avvio delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sabato 19 marzo, alle ore 19, presso il Teatro Gobetti assisterà ad un’anteprima della prima parte dello spettacolo.